Il movimento delle scuole ha riportato all’attenzione dell’opinione pubblica le politiche scellerate di tagli all’istruzione. Dopo un mese in cui si sono succeduti tre scioperi nella scuola (di cui uno sciopero generale europeo), dopo le grandi manifestazioni del 27 ottobre e del 10 novembre a Roma, poi il 14 e il 24 novembre in varie città d’Italia, siamo riusciti a mettere in discussione l’aumento dell’orario di lavoro a parità di salario per gli insegnanti e il disegno di legge Aprea-Ghizzoni.
Il governo ha mostrato di essere in difficoltà, con la lettera di Profumo alle scuole in cui lo stesso ministro sconfessa l’iniziativa legislativa parlamentare delle forze che lo sostengono, e poi con l’intervento falso e tendenziono del Presidente Monti in televisione da Fazio.
Finché questo movimento continuerà a farsi sentire e a denunciare all’opinione pubblica cosa sta succedendo, non passeranno né sei ore in più né due come ha in…
View original post 118 altre parole