Domani (mercoledì 16 gennaio) è prevista a Spoleto un’importante manifestazione operaia.
La storia degli operai delle Industrie Metallurgiche Spoleto-IMS (più note come ex Pozzi) è unica in questi tempi.
Un sindacato completamente complice col padrone, che accetta turni massacranti per anni e a chi si lamenta dice: “zitti l’importante è che si lavori”. Che negli anni scorsi ha messo sotto accusa gli ambientalisti, dicendo che se protestavano contro l’inquinamento avrebbero fatto chiudere tutto.
Venne la ex “governatrice” Lorenzetti in persona a parlare davanti ai cancelli per dire che non c’era inquinamento e che andava chiuso un occhio pur di non perdere il lavoro.
E’ stato accettato tutto e ora arriviamo che chiudono lo stesso. Davvero questa vicenda è uno spartiacque ma anche un ponte fra le lotte ambientaliste di ieri e la crisi di oggi.
Nemmeno oggi, con 4 mesi di stipendi arretrati, il sindacato ha fatto nulla.
Invece gli operai dalla scorsa primavera hanno costituito un Comitato Di Fabbrica a cui hanno aderito in 130 (su 300) che ha bloccato (adesione al 100%) la fabbrica per una settimana. Allora riuscirono ad ottenere i due mesi di arretrati.
Ma intanto hanno ricominciato a non pagare e ora la situazione è ancora peggio: di mensilità arretrate ora ce ne sono 4. Non possono nemmeno fare la cassa integrazione perché se la sono sciupata per punire quella decina di operai politicizzati e che ha rotto più i coglioni, tenendoli da un anno a casa.
Martedì sulla stampa locale la notizia delle contestazioni in via Palermo a Perugia, sotto l’associazione industriali (si doveva decidere appunto della proroga della cassa integrazione), dove c’era l’incontro fra il direttore e i sindacati. tutti hanno parlato, scandalizzati, degli sputi ai sindacalisti e delle uova, farina e petardi contro l’auto del Direttore.
Domani (mercoledì 16) è prevista al tribunale di Spoleto l’udienza per i creditori (gli operai a cui mancano 4 mensilità, ma anche fornitori, soci, ditte che hanno fatto dei lavori, ecc… tutti senza soldi). Il giudice potrebbe ordinare la bancarotta e chiudere tutto.
E’ stato deciso di fare un corteo che partirà alle 9 (puntuali) davanti alla Stazione e arriverà fino al tribunale.
All’inizio il corteo è stato boicottato in tutti i modi. La Fiom regionale non ci sarà perché è contraria alle cose autoproclamate. Il consiglio comunale farà una seduta aperta proprio su quel tema e proprio nell’ora del corteo.
Oggi le cose sono cambiate un po’, forse stanno capendo che avrà successo il corteo, e sono arrivate le adesioni del sindacato (solo spoletino) e di SEL, PRC e, addirittura, dei commercianti che chiuderanno le saracinesche.
16 gennaio, ore 9, stazione
Da Umbria 24
14 gennaio 2013
Spoleto, emergenza lavoro: la città al fianco degli operai. Mobilitazione per il corteo di mercoledì
Consiglio comunale straordinario, attesi la presidente Marini e l’assessore Riommi. Sel manda i candidati Piccolotti e Granocchia. Anche gli studenti scendono in piazza
di C.F.
La città prova a stringersi intorno all’emergenza lavoro. A fare il primo passo, dopo le proteste ad alta tensione degli operai ex Pozzi e la girandola di incontri andata in scena apalazzo municipio, sono ancora una volta gli studenti medi, che già nei mesi scorsi avevano tentato di alzare la voce sulle delicate vertenze del territorio.
La solidarietà degli studenti Nelle ultime ore i rappresentanti di molti istituti superiori della città hanno bussato in ogni classe, interrotto le lezioni e segnalato ai ragazzi seduti tra i banchi l’appuntamento di mercoledì mattina, quando in strada torneranno le tute blu di Santo Chiodo, accompagnate da mogli, figli e genitori pensionati. L’intenzione degli studenti, naturalmente, è quella di affiancare i lavoratori nel corteo, stavolta autorizzato, che dal piazzale della Stazione ferroviaria, l’appuntamento è per le 8, attraverserà la città per raggiungere tanto il tribunale, dove in giornata sono attesi i vertici della ex-Pozzi per la presentazione della proposta di concordato, quanto palazzo municipio dove, dalle 9 del mattino, si riunirà il consiglio comunale in seduta aperta e straordinaria.
Lanci di uova e farina, la protesta in via Palermo. Il video.
Le immagini della protesta in via Palermo
Le risposte del sindaco Daniele Benedetti. Il video.
Il partito democratico della città, giovedì, dopo avere a chiare lettere appoggiato l’iniziativa dei lavoratori e annunciato la convocazione del consiglio, ha rivolto un appello all’intera città, dalle forze economiche e politiche, parlamentari uscenti e aspiranti compresi, alle associazioni di categoria, con i commercianti invitati a un paio d’ore di serrata simbolica, proposta immediatamente rilanciata sui social network da diversi cittadini.
Attesi la presidente Marini e Riommi Il fermento, insomma, non sembra mancare. Ma in attesa di capire se la città riuscirà a trovare la forza di fare quadrato, lanciando, almeno ora che le vertenze si preparano a vivere le fasi più concitate, un messaggio forte e inequivocabile, le adesioni, complici le elezioni alle porte, si vanno moltiplicando. Sel, ad esempio, ha già fatto sapere di partecipare alla mattinata di mobilitazione con una nutrita delegazione, alla testa Elisabetta Piccolotti e Giuliano Granocchia in corsa per Camera e Senato. Anche se l’auspicio di tutti è di vedere arrivare in città le massime istituzioni regionali, a cominciare dalla presidente Catiuscia Marini e dall’assessore allo sviluppo economico Vincenzo Riommi. Entrambi invitati al consiglio comunale straordinario.