Il prossimo 22 febbraio saranno trentatré anni senza Valerio Verbano. Per la prima volta vivremo questa giornata senza Carla Verbano, che ci ha lasciato lo scorso 5 giugno. In tantissimi ci siamo ritrovati alla Palestra Popolare del Tufello per l’ultimo saluto, storie e generazioni diverse unite nel ricordo e nell’idea che l’antifascismo è una pratica quotidiana di liberazione.
Carla ha speso la sua vita lottando per ottenere la verità sull’omicidio di Valerio, raccontando instancabilmente la sua storia in tutta Italia, soprattutto ai più giovani. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto difficilmente colmabile, ma con tenacia proveremo a essere alla sua altezza.
La storia di Valerio Verbano, anche grazie alla generosità di Carla, rappresenta un patrimonio vivo e forte della città di Roma e non solo. In questi anni migliaia di antifasciste e antifascisti hanno raccolto il testimone animando lotte, progetti, attività in nome di Valerio. Ce ne accorgiamo ogni volta che andiamo a raccontare la storia di Valerio in tutta Italia, nei centri sociali, nelle palestre popolari, nelle associazioni, nelle librerie.
Una storia che vive nelle lotte delle nuove generazioni in difesa della scuola pubblica, contro la crisi, la precarietà, in difesa dei beni comuni, nelle battaglie quotidiane contro ogni forma di fascismo, razzismo e sessismo. Una storia distante da ogni retorica e reducismo, che parla il linguaggio di una memoria viva nel presente.
Quest’anno le giornate per ricordare Valerio arrivano a ridosso di un altro anniversario doloroso. Il 16 marzo di dieci anni fa infatti veniva assassinato da due neofascisti a coltellate Davide “Dax” Cesare a Milano, dove si svolgeranno un corteo nazionale e tre giorni d’iniziative per ricordarlo. Per questo vogliamo unire un filo rosso della memoria e delle lotte antifasciste tra Roma e Milano, tra Dax e Valerio.
La manifestazione e le iniziative di quest’anno arriverà in un momento particolare, in prossimità della scadenza elettorale attraversata dalle organizzazioni neofasciste per trovare legittimazione e visibilità nel tentativo di trovare consensi nel contesto di crisi che viviamo, e in cui vengono riproposti frame di matrice fascista sulla nazione, l’identità e le risposte autoritarie alla crisi, che vivono anche nelle forze di governo e istituzionali. Un motivo in più per essere in tanti, per essere ancora di più, per affermare con forza che Roma e i nostri territori rifiutano il fascismo in doppio petto e non.
LE COMPAGNE E I COMPAGNI DI VALERIO