In merito al comunicato dell’Associazione Donne in Genere, pubblicato sul nostro sito il 6 febbraio scorso, relativo alla scelta dell’amministrazione municipale del IV Municipio di Roma di voler affidare uno sportello per le donne vittime di violenza all’associazione E.L.P.S., l’avvocato Ileana Iandolo (presidente di detta associazione) ci scrive intimandoci di pubblicare una rettifica, per precisare che “lo Studio ELPS non è un centro antiviolenza ma un semplice sportello di ascolto delle donne vittime di violenza” e che tale sottile differenza consentirebbe una procedura, una composizione del team di ascolto e, soprattutto, un approccio alla questione della violenza sulle donne del tutto dissonante o, comunque, non rispettoso di quanto prescritto dalle norme regionali e nazionali in materia.
Che uno sportello di ascolto per donne vittime di violenza sia qualcosa di diverso da un centro antiviolenza è una opinione, legittima, ma per quanto ci riguarda non condivisibile per le motivazioni già esaurientemente espresse dall’Associazione Donne in Genere.
Detto ciò, ribadiamo che ogni sportello/linea telefonica/centro/casa rifugio, rivolto specificamente alle donne vittime di violenza di genere – che come noto è agita dagli uomini ed è prevalentemente intrafamiliare – tanto più se svolto nell’ambito di una struttura pubblica e/o finanziato con denaro pubblico, deve rispettare nella lettera e nella sostanza i principi, gli orientamenti e le normative locali, nazionali e internazionali. Inoltre, riteniamo che le modalità con cui si è proceduto all’affidamento siano assolutamente illegitttime.