di Roberto Rossetti
Sono passate ormai circa tre settimane dal venire meno di Pasquale Di Pietto. Abbiamo inaspettatamente perso un compagno e ho ancora difficoltà a non vederlo più.
Pasquale, circa tre anni fa, ci risolse concretamente il problema della sistemazione del Centro Studi “Livio Maitan”, decidendo anche di farne attivamente parte, insieme a me e a Gianfranco C. Aveva un grande rispetto per Livio Maitan e vivo ricordo politico di quando lo conobbe da giovane militante in una piccola corrente trotskista in Italia.
Circa quattro anni fa venne a conoscenza dell’esistenza del Centro, allora collocato presso la libreria Alegre, e cominciò a frequentarlo, per poter leggere o rileggere testi che non si trovavano più ormai e che ovviamente noi mettevamo (e mettiamo ancora) a disposizione pubblica. Sfruttava la pausa del suo lavoro a pranzo, facendo quotidianamente una distanza non piccola per venire dal suo mobilificio.
In quel periodo parlavamo spesso io e Giulio di come sistemare l’ingente e importante materiale che avevamo di Livio, appunto presso la libreria Alegre: così Pasquale conobbe la nostra difficoltà a trovare una collocazione degna per il Centro Studi. E Pasquale, molto modestamente, propose di offrirci un locale autonomo che possedeva presso il suo mobilificio. Scelta che facemmo in condizioni difficili ma che apprezzammo in pieno soltanto dopo. Un affitto gratuito, una dotazione gratuita di scaffali e librerie, tavoli, sedie e un lavoro di sistemazione delle stanze, sempre gratuito, per non parlare del trasporto dei 120 scatoloni dei libri e documenti che costituivano il materiale del Centro di Livio Maitan.
Così, collocato a due passi (letteralmente) dal suo luogo di lavoro, cominciò a frequentarlo ancora più spesso, si iscrisse a Sinistra Critica e cominciò a partecipare riunioni e iniziative, ma continuando a lavorare, in un periodo di pesante crisi che lo faceva molto preoccupare, soprattutto angosciato per il futuro di chi lavorava con lui. Chissà che non sia stata anche questa ansia a stroncarlo poche settimane fa…
Io e Gianfranco, ogni settimana al Centro, discutevamo con Pasquale su come pensare e usare quel luogo, come farlo conoscere. Stavamo con Pasquale con molta volontà e piacere anche nelle occasioni in cui il Centro Studi era frequentato da qualche studente che doveva leggere libri e documenti politici per laurearsi, da altri compagni, dal figlio di Maitan, Marco e dalla ex moglie di Livio, Anna Satta, che hanno voluto conoscere il luogo e il materiale ordinato.
Adesso sarà diverso. Continueremo a lavorare per il Centro, ovviamente, ma sentirò molto la mancanza di Pasquale.
Roberto Rossetti