Tornare a Genova per l’aministia sociale

a_carlodi Checchino Antonini (da Popoff)

“Carlo Giuliani, ragazzo, 20 luglio 2001” è l’epigrafe semplice scolpita su un blocco di granito realizzata dai “compagni di Carrara” per il dodicesimo anniversario dei fatti del G8 del 2001, di un omicidio insabbiato di un ventireeenne ammazzato da un carabiniere nel corso di cariche illegittime. A piazzare il marmo in piazza Alimonda saranno i portuali genovesi della Culmv in alle 10 di sabato, al posto della vecchia targa che ricorda la morte del giovane.

Il comitato Piazza Carlo Giuliani dedicherà la giornata anche al ricordo di don Andrea Gallo e Teresa Mattei, madre costituente, scomparsa da poco come il popolare sacerdote. Musica e interventi dalle 14 in piazza Alimonda. Tornerà anche il segretario nazionale di Rifondazione Comunista, Paolo Ferrero.

E, come a reiterare un grottesco copione, il Coisp torna a chiedere di manifestare proprio nel luogo e nel giorno dell’uccisione di Carlo Giuliani il 20 luglio del 2001. Tormentare vedove e orfani o comunque familiari di vittime (e denunciare i giornalisti) sembra la strategia di questa sigla sindacale (sconfessata perfino da buona parte dei sindacati del comparto) per fare breccia in quello che presumono sia il senso comune della loro categoria. Il dibattito proposto dal conducator del Coisp si dovrebbe intitolare ”L’estintore come strumento di pace”, inutile spiegargli che Carlo raccolse l’estintore solo dopo che il collega del sindacalista aveva impugnato la pistola con posa da killer. Il sottoscritto, denunciato dal Coisp, proverà comunque a spiegarlo in un’aula di tribunale qualora un pm dovesse rinviarmi a giudizio. La memoria collettiva, o quel che ne resta, fa indignare questo sindacato che accusa i Giuliani di usare l’anniversario per «spargere acido sulle coscienze e sulle vite di tutti».

Giuliano Giuliani non sembra intimidirsi e arriva all’appuntamento, il dodicesimo, con un nuovo libro “Non si archivia un omicidio” che debutterà il 20 luglio alle 10,45 nella Sala della giunta vecchia di Tursi, via Garibaldi 9.

Da parte sua il Comitato Verità e Giustizia per Genova organizza un incontro pubblico: “Fra diritti globali e attacco al dissenso. Appunti sulla democrazia reale in Italia, in Europa, nel mondo”, con Vittorio Agnoletto, ex portavoce Genoa social forum, Enrica Bartesaghi, presidente Comitato Verità e Giustizia per Genova, Italo Di Sabato, Osservatorio repressione, Haidi Giuliani, Comitato Piazza Carlo Giuliani, Turi Palidda, Università di Genova, Sergio Segio, curatore del “Rapporto sui diritti globali 2013” (Ediesse), coordina Antonio Bruno.

Ancora il 20 luglio, dalle ore 14, tutti in piazza Alimonda “PernondimentiCARLO” con le parole di Teresa Mattei, la partigiana Chicchi, e don Andrea Gallo (non era mai mancato alla commemorazione di Carlo Giuliani) e la musica di Malasuerte Fi*Sud, Contratto Sociale Gnu-Folk, Renato Franchi e l’Orchestrina del Suonatore Jones, LRB Genova, Luca Lanzi, Alessio Lega, Marco Rovelli, Jacopo, Marika&Pierugo.

Alle 21.30 cena sociale presso il CSA Pinelli, via Fossato Cicala 22 (prenotazione obbligatoria: torneocalciocarlogiuliani2013@yahoo.it).

Domenica 21 alle ore 10 il calcio d’inizio del Torneo “Carlo Giuliani 2013” per squadre di calcio a 5 (presso Impianto Sportivo Cà de Rissi (via di Pino, 35) Ge-Molassana. Il torneo si concluderà alle 19 con la premiazione dei partecipanti.

Due ore dopo, alle 21 da Piazza Alimonda si muoverà la fiaccolata verso la scuola Diaz. L’accoglienza per chi viene da fuori è alla Croce Verde di Molassana, sede CPCG.

Il nucleo politico di questo appuntamento sarà nella presentazione della campagna per l’amnistia sociale. Negli ultimi mesi, fra alcune realtà sociali, politiche e di movimento, ma anche singoli compagni e avvocati, è nato un dibattito sulla necessità di lanciare una campagna politica sull’amnistia sociale e per l’abrogazione del Codice Rocco. Da tempo l’Osservatorio sulla repressione ha iniziato a effettuare un censimento sulle denunce penali contro militanti politici e attivisti di lotte sociali. «Ora abbiamo la necessità, per costruire la campagna, di un quadro quanto più possibile completo, che porterà alla creazione di un database consultabile on-line», spiega Italo Di Sabato, che cura l’Osservatorio.

In città, tra stasera e domenica, ci saranno altre iniziative nei luoghi ormai poco comunicanti del movimento. All’indomani delle commemorazioni, lunedì 23, una ventina di vittime della Diaz rientrerà nella scuola che fu teatro dei clamorosi episodi di tortura del 2001. Da allora, infatti, il preside del liceo non aveva mai autorizzato una visita. Poi il racconto di Mark Covell, il mediattivista inglese quasi ucciso quella notte, le ha aperto gli occhi.

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